Alla mostra del fotografo Gianpaolo Barbieri mi hanno presentato un modellino fresco e con gli occhi luminosi. Gli ho detto: "Oh, piacere, ti sei fatto male quando sei caduto dal paradiso!?"
In Milano vado sempre da un barbiere vicino al Pirellone. E mi siedo in una delle sue sedie gigantesche che sembrano degli strumenti di tortura sadomaso.
William Burroughs, mi ha svelato che la creatività nasce dai nostri sogni. Io sono a posto, dormo tanto, sogno sempre e consumo un cartone di post-it tutte le notti.
Dicembre: in New York, nella Città di vetro, al mattino ero candela accesa per Christmas in Rockfeller Center e fuoco d'artificio al pomeriggio. Ed è finita che, a mezzanotte, ero l'Anno Nuovo in Times Square. Puntualissimo.
Novembre: in New york, nel mese dell'Indian Summer, nella 42esima - dove ora c'è un Disney shop al posto di un peep - ero Snoopy al Thanksgiving Day nel Giorno del Ringraziamento. Ma il tacchino ha mangiato me.
Ottobre: in New York, ero caravella di Cristoforo, per il Columbus Day, e ho navigato per tutta Manhattan, gettando poi l'ancora nella Wall Street Sauna.
Settembre: per il mercatino del New York is Book Country, ero una illustrazione dentro il libro "Famous sweete little girls" e "Prince Valiant" in un comic book. Ma poi sono finito delfino, topino, rullino e fantino dentro tutte le pagine della Fiera del Libro di Greenwich.