Ciò che vale davvero sarà sempre l'incontro e mai il tempo.
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Ciò che vale davvero sarà sempre l'incontro e mai il tempo.
Quando inizieremo a vedere un disabile come persona ordinaria anziché "speciale" sarà una grande conquista per la società.
Io non sarò padre, ma ad essere padri si impara. Io non saprò correre, ma ci sono persone che con la mente possono volare. Una persona arida dentro, invece, non si annaffia neanche con un diluvio universale.
La mia carrozzina non è né più né meno di un paio di scarpe nuove con le quali iniziare viaggi, avventure, sogni, destini, speranze.
I disabili non esistono: chiunque ha delle abilità, così come delle difficoltà. Siamo noi a determinare se ci saranno altri disabili in futuro oppure se, a partire da oggi, chiunque potrà scegliersi il futuro che sogna.
Se mai un giorno avrò dei figli vorrò insegnare loro che la vera disabilità è negli occhi di chi guarda, di chi non comprende che dalle diversità possiamo solo imparare. Disabile è chi non è in grado di provare empatia mettendosi nei panni degli altri, di mescolarsi affamato con altre esistenze, di adottare punti di vista inediti per pura e semplice curiosità.
Strappate sorrisi invece dei fiori.
Vivo con le ruote per terra, ma faccio dei salti altissimi.
Non smettiamo di gridare nelle piazze, di insegnare nelle scuole o di educare nelle famiglie che l'amore è uno ed uno solo, universale, e che ha tutte le capacità per abbracciare (non saltare) qualunque ostacolo e diversità: fisica, etnica, religiosa, sociale. Non esiste alcun orientamento. Esiste solo una direzione: quella della libertà.
Gli ostacoli non vanno saltati ma abbracciati.