I disabili non esistono: chiunque ha delle abilità, così come delle difficoltà. Siamo noi a determinare se ci saranno altri disabili in futuro oppure se, a partire da oggi, chiunque potrà scegliersi il futuro che sogna.
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I disabili non esistono: chiunque ha delle abilità, così come delle difficoltà. Siamo noi a determinare se ci saranno altri disabili in futuro oppure se, a partire da oggi, chiunque potrà scegliersi il futuro che sogna.
È facile dire che va tutto male o fa tutto schifo quando non sappiamo cosa scegliere. Iniziate con lo scegliere di essere felici: scegliete voi stessi! E combattete per quella felicità.
Abbiate cura dei sentimenti, dei vostri ma soprattutto di quelli degli altri. E, possibilmente, coltivateli. Con pazienza, delicatezza e armonia. Senza paura, sinceri sopratutto verso voi stessi. Vedrete: amare, a voce alta, è meno spaventoso di ciò che si pensa.
Strappate sorrisi invece dei fiori.
Siamo tutti uguali, proprio perché siamo tutti diversi!
La mia carrozzina non è né più né meno di un paio di scarpe nuove con le quali iniziare viaggi, avventure, sogni, destini, speranze.
Amate, a voce alta.
Non smettiamo di gridare nelle piazze, di insegnare nelle scuole o di educare nelle famiglie che l'amore è uno ed uno solo, universale, e che ha tutte le capacità per abbracciare (non saltare) qualunque ostacolo e diversità: fisica, etnica, religiosa, sociale. Non esiste alcun orientamento. Esiste solo una direzione: quella della libertà.
Se mai un giorno avrò dei figli vorrò insegnare loro che la vera disabilità è negli occhi di chi guarda, di chi non comprende che dalle diversità possiamo solo imparare. Disabile è chi non è in grado di provare empatia mettendosi nei panni degli altri, di mescolarsi affamato con altre esistenze, di adottare punti di vista inediti per pura e semplice curiosità.
Quando inizieremo a vedere un disabile come persona ordinaria anziché "speciale" sarà una grande conquista per la società.