Sono un leone che prende i suoi raggi solari dalla luna. Perché son placidi.
Composta martedì 22 dicembre 2020
Sono un leone che prende i suoi raggi solari dalla luna. Perché son placidi.
La Bellezza ché rimanga tale è un segreto da spizzare ogni tanto, recondita dagli sguardi inquisitori.
Infinito è quando futuro, presente e passato si fondono, forgiando l'universo.
Innocenza è purezza che avviluppa il seme dell'Àgape.
Or uomo, farò di questo le residue vestigia, per divenir in pienezza di vita terrena, l'abbacinante baglior de lo spirito sempiterno.
La musica è il sangue dell'anima e il ritmo ne è il cuore.
Il suono dell'inevitabilità è la fusione fra angoscia e rassegnazione. Uno spettro di vociferare crescente e deliquiante, la cui ampiezza sarà sempre inferiore all'ermetico silenzio dell'indifferenza.
C'è chi spariglia tempo come fosse acqua, perseguendo l'agonia di un crepuscolo, mentre Ignaro, le spalle trillan di nova luce mattutina.
Posso sempre temprarmi con la brace semi-spenta di una stella caduta, prima di tramutarmi in ghiaccio e rinascere cometa.
Amor è destarsi da un'alba che si fonde col tramonto. Voglio la notte per poterti sognare.
Ora per te son solo aria, ma un dì sarò vento e ti farò volare nel respiro del mio cuore.