Scritta da: Grace92
Che io sia affascinante non basta per indurmi al matrimonio; bisogna che, a mia volta, trovi affascinanti altre persone... o almeno una.
Composta martedì 31 agosto 2010
dal libro "Emma" di Jane Austen
Che io sia affascinante non basta per indurmi al matrimonio; bisogna che, a mia volta, trovi affascinanti altre persone... o almeno una.
È molto meglio scegliere che essere scelti, ispirare riconoscenza che sentirla.
Da quel momento fu giudicato per sempre: era il più orgoglioso, il più antipatico uomo che si potesse vedere, e tutti speravano che non sarebbe mai più tornato. La più accanita contro di lui era Mrs Bennet, la cui antipatia verso il suo contegno in genere era maggiormente inasprita da un risentimento particolare, dovuto al fatto che aveva disprezzata una delle sue figlie.
L'orgoglio è un difetto assai comune. Da tutto quello che ho letto, sono convinta che è assai frequente; che la natura umana vi è facilmente incline e che sono pochi quelli che tra noi non provano un certo compiacimento a proposito di qualche qualità - reale o immaginaria - che suppongono di possedere. Vanità e orgoglio sono ben diversi tra loro, anche se queste due parole vengono spesso usate nello stesso senso. Una persona può essere orgogliosa senza essere vana. L'orgoglio si riferisce soprattutto a quello che pensiamo di noi stessi; la vanità a ciò che vorremmo che gli altri pensassero di noi.
Le donne credono sempre che l'ammirazione significhi qualcosa di più di quello che è in realtà.
Sono troppo ignare del mondo, e non possono ancora accettare l'umiliante verità che i bei giovani devono avere qualche cosa di cui vivere, come i brutti.
La natura umana è così incline a trovarsi delle scuse!
Per quello che mi riguarda, se un libro è ben scritto, lo trovo sempre troppo corto.
La vanità, quando agisce su una mente priva di forza, produce danni di ogni genere.
Gli affari, lo sa, possono portare del denaro, ma l'amicizia raramente lo fa.