Scritta da: Christabella del Mar
in Frasi & Aforismi (Tempo)
Mi sento perso nel tempo. Nella Peste di Camus i cittadini di Orano entrano in esilio nella loro casa. Ecco, io mi sento come loro: in esilio dal tempo.
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Mi sento perso nel tempo. Nella Peste di Camus i cittadini di Orano entrano in esilio nella loro casa. Ecco, io mi sento come loro: in esilio dal tempo.
Non reagire è una reazione: siamo altrettanto responsabili di ciò che non facciamo.
L'ignoranza è forse una benedizione, non lo so, ma a pensare si soffre tanto, e ditemi, a cosa mi è servito pensare,
In che grandioso luogo mi ha condotto il pensiero? Io penso, penso, penso, pensando sono uscito dalla felicità un milione di volte, e mai una volta che vi sia entrato.
Una vita atroce è peggio di una morte atroce.
Questo è amore, pensava lei, sì o no? Quando noti l'assenza di qualcuno più di ogni altra cosa. Ancor più di quanto ami la tua presenza.
A me piace vedere le persone riunite, forse è sciocco, ma che dire, mi piace vedere la gente che si corre incontro, mi piacciono i baci e i pianti, amo l'impazienza, le storie che la bocca non riesce a raccontare abbastanza in fretta, le orecchie che non sono abbastanza grandi, gli occhi che non abbracciano tutto il cambiamento, mi piacciono gli abbracci, la ricomposizione, la fine della mancanza di qualcuno, mi siedo in disparte con un caffè e scrivo nel diario, controllo gli orari dei voli anche se ormai li conosco a memoria, osservo e scrivo, cerco di non ricordare la vita che non volevo perdere ma che ho perduto e devo ricordare, essere qui mi riempie di gioia il cuore anche se la gioia non è mia.