Scritta da: Dario Ziviani
Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.
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Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.
Il ricordo è un modo d'incontrarsi.
L'ambizione che va oltre l'esistenza è lo scopo essenziale del nostro esistere.
L'amore non dà nulla fuorché sé stesso, e non coglie nulla se non da sé stesso.
L'amore non possiede, né vorrebbe essere posseduto poiché l'amore basta a all'amore.
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato. È il vostro campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza. Ed è la vostra mensa e il vostro focolare. Perché andate da lui con la vostra fame, e da lui rivolgete il vostro bisogno di pace.
Quando il vostro amico si confida con voi, non abbiate timore a dirgli "no", e non esitate a dirgli "sì".
E quando è silenzioso il vostro cuore non cessi di ascolatre il suo; perché, senza bisogno di parole, nell'amicizia tutti i pensieri, tutti i desideri, tutte le speranze nascono e sono condivise, con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dal vostro amico, non rattristatevi; perché ciò che più amate in lui può diventare più chiaro in sua assenza, come per lo scalatore la montagna è più nitoda se vista dalla pianura.
E non ci sia altro scopo nell'amicizia se non l'approfondimento dello spirito.
Perché l'amore che cerca altro dallo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata in avanti che cattura solo ciò che è vano.
E date il meglio di voi stessi per l'amico.
Se deve conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena.
Poiché che amico è il vostro, per cercarlo solo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Perché lui può colamre il vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E che nella dolcezza dell'amicizia ci siano sempre risate, e piaceri condivisi.
Perché nella rugiada delle piccole cose il cuore trova il suo mattino, e si ristora.
Quando l'amore vi chiama seguitelo. Anche se le sue vie sono dure e scoscese. E quando le sue ali vi avvolgono, affidatevi a lui. Anche se la sua lama nascosta tra le piume potrebbe ferirvi. E quando vi parla, abbiate fiducia in lui. Anche se la sua voce può infrangere i vostri sogni come il vento del nord devasta un giardino. Perché l'amore come vi incorona, allo stesso modo può crocifiggervi. E come vi fa fiorire, allo stesso modo vi recide. Allo stesso modo in cui ascende alle vostre sommità e accarezza i vostri rami più teneri che fremono nel sole, così può scendere fino alle vostre radici e scuoterle fin dove si aggrappano alla terra.
Come covoni di grano vi raccoglie intorno a sè.
Vi batte fino a spogliarvi.
Vi setaccia per liberarvi dai vostri gusci.
Vi macina fino a ridurvi in farina.
Vi impasta rendendovi malleabili.
Poi vi affida alla sua sacra fiamma, per rendervi pane sacro per il sacro banchetto di Dio.
Tutto questo vi farà l'amore perché conosciate i segreti del vostro cuore, e perché in quella conoscenza diveniate un frammento del cuore della vita.
Ma se nella vostra paura dell'amore cercherete solo il piacere e la pace, allora meglio farete a coprire la vostra nudità e ad abbandonare l'aia dell'amore per il mondo senza stagioni dove potrete ridere, ma non tutte le vostre risate, e piangere, ma non tutte le vostre lacrime.
L'amore non dà nulla se non se stesso, e non prende che da se stesso.
L'amore non possiede, né può essere posseduto. Perché l'amore basta all'amore. E non potete pensare di comandare il cammino dell'amore: se vi trova degni, è lui a dirigere il vostro cammino. L'amore non ha altro desiderio che realizzare se stesso.
La tua ragione e la tua passione sono i remi e le vele della tua anima marinaia. Se uno o l'altro si rompono, puoi buttarti e andare alla deriva, o restare fermo in un punto morto in mezzo al mare. Perché la ragione, se governa da sola, è una forza che ti limita; e la passione, da sola, è una fiamma che brucia fino a distruggersi.
Amatevi, ma non tramutate l'amore in un legame. Lasciate piuttosto che sia un mare in movimento tra le sponde opposte delle vostre anime. Cantate e danzate insieme ma permettete a ciascuno di voi d'essere solo.
Ogni drago genera un San Giorgio che lo uccide.
Vago e nebuloso è l'inizio di ogni cosa, ma non la sua fine...