Scritta da: Federico
Quando ho piantato il mio dolore nel campo della pazienza, ho raccolto il frutto della felicità.
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Quando ho piantato il mio dolore nel campo della pazienza, ho raccolto il frutto della felicità.
Il selvaggio che ha fame coglie il frutto dall'albero e mangia. Il cittadino che ha fame, nella società civile, compra della frutta da qualcuno che l'ha acquistata da qualcun altro che l'ha acquistata da colui che l'ha colta dall'albero.
Tenerezza e gentilezza non sono sintomo di disperazione e debolezza, ma espressione di forza e di determinazione.
Miope è colui che vede soltanto il sentiero che calpesta e la parete a cui si appoggia.
Tra gli uomini ci sono assassini che non hanno ancora sparso sangue, ladri che non hanno ancora rubato nulla, e bugiardi che finora hanno detto la verità.
Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride, dall'orgoglio che non s'inchina davanti ad un bambino.
Un saggio incontrò un magnate stolto; si misero a discutere di istruzione e ricchezza. Quando si lasciarono, il saggio si ritrovò in mano solamente un pugno di sozzura, il magnate scoprì nel suo cuore solamente un velo di nebbia.
Non si progredisce migliorando ciò che è stato già fatto, ma proiettandosi verso ciò che resta ancora da fare.
Quando sei nella sventura e cerchi compassione dal prossimo, gli porgi una parte del tuo cuore. Ti ringrazierà, se ha buon cuore; se ha il cuore duro, ti disprezzerà.
Non può darti alcun piacere il canto di chi non prova alcun piacere a cantare.