Scritta da: Claudio Rendina
in Frasi & Aforismi (Società)
Proletari di tutti i paesi, unitevi!
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Proletari di tutti i paesi, unitevi!
I comunisti appoggiano dappertutto ogni movimento rivoluzionario diretto contro le situazioni sociali e politiche attuali.
I comunisti lottano per raggiungere i fini e gli interessi immediati della classe operaia.
L'antico Romano desiderava che la sua casa fosse di vetro affinché ognuna delle sue azioni fosse manifesta agli occhi di tutti.
Il borghese desidera che sia di vetro non la casa sua, ma quella del suo vicino.
La borghesia non è in grado di rimanere ancora più a lungo la classe dominante della società e di imporre alla società le condizioni di vita della propria classe come legge regolatrice. Non è capace di dominare, perché non è capace di garantire l'esistenza al proprio schiavo neppure entro la schiavitù, perché è costretta a lasciarlo sprofondare in una situazione nella quale, invece di esser da lui nutrita, essa è costretta a nutrirlo. La società non può vivere più sotto la classe borghese, vale a dire la esistenza della classe borghese non è più compatibile con la società.
I princìpi sociali del cristianesimo predicano la viltà, il disprezzo di sè, l'abiezione, la soggezione, l'umiltà, in breve, tutte le qualità della canaglia, e il proletariato, che non si vuole lasciar trattare come canaglia, ha molto più bisogno del suo coraggio, della sua coscienza di sè, del suo orgoglio, e della sua indipendenza, che del suo pane.
Quel che contraddistingue il comunismo non è l'abolizione delle proprietà in generale, bensì l'abolizione della proprietà borghese.
Ma la proprietà borghese moderna è l'ultima e più perfetta espressione della produzione e dell'appropriazione dei prodotti che poggia su antagonismi di classe, sullo sfruttamento degli uni da parte degli altri.
In questo senso i comunisti possono riassumere la loro teoria nella frase: abolizione della proprietà privata.
Il potere politico è il potere di una classe organizzato per opprimerne un'altra.
Coloro che lavorano, non guadagnano, e quelli che guadagnano, non lavorano.
Gli operai non hanno patria.
Non si può togliere loro quello che non hanno.