Noi donne siamo fragilissime, checché se ne dica. La forza, l'eguaglianza, tutte balle. Abbiamo bisogno di attenzioni, e quando queste vengono a mancare spesso commettiamo l'errore di sentirci sbagliate, di non essere all'altezza, e ci spegniamo un po' alla volta. Nelle peggiori delle ipotesi ci annulliamo. Finché non capiamo di imparare a farci bastare.
La prossima volta che incroci una donna per strada, guardalo bene, il suo sorriso. Osservalo, pesalo, stimalo, apprezzalo. Anche se non puoi minimamente immaginare quanto può esserle costato.
Quando una donna compra un paio di scarpe nuove, non è semplice vanità. Ma voglia di cambiamento.
L'importante è trovare il sorriso anche per una piccola cosa.
Sono davvero poche le cose che ancora mi stupiscono, dopo che anche quelle in cui facevo più fatica a credere si sono rivelate le più scontate.
La parola "coerenza" esiste ancora nel dizionario... Ho controllato. Anche se da molto tempo è in disuso.
Rivalutare tutto.
Rivalutandoci.
Solo così la visuale sarà completa.
È tutto amplificato per chi legge tra le righe, e nella punteggiatura sospesa intuisce il non detto... per chi dosa l'inchiostro per farlo bastare e respira la carta come fosse un profumo sul cuscino. Ma che ne può sapere, di tutto questo... chi alle parole non ha mai saputo dare peso alcuno.
Perché ogni piccola vita che cresce dovrebbe essere baciata dalla fortuna.
Un assassino non agisce mai da solo. A fargli da complice è l'intera società... Che sa, ma non parla, che si copre gli occhi, ma vede tutto. Orrore su orrore non è meno colpevole.