Scritta da: Marianna Mansueto
in Frasi & Aforismi (Libri)
Ti conosco così bene che ognuna delle tue reazioni l'ho prevista e poi l'ho vista fastidiosamente capitare.
dal libro "La neve se ne frega" di Ligabue (Luciano Ligabue)
Ti conosco così bene che ognuna delle tue reazioni l'ho prevista e poi l'ho vista fastidiosamente capitare.
Io invece ti vedo, sento e conosco benissimo. So cos'hai provato e cosa stai provando. Conosco i sensi di colpa di cui sei capace. Specialmente se sono relativi a qualche ferita che puoi avermi inferto. Figuriamoci questa volta.
Ti lasciavi andare. Ti consegnavi a un destino che nessuno ti aveva confermato. E lo facevi da sola. Come non volessi ricordare che, qualunque fosse stato il cammino, qualunque la meta, io ci dovevo essere.
Adesso è tardi. Tardi per venire via. Tardi per raccontarmi altre balle. Tardi per le domande e per le risposte.
Sei scoppiata a piangere. Sei corsa ad abbracciarmi. Forse è stato solo merito della paura, ma hai ripreso ad aver bisogno di me. Mi hai permesso di rientrare. Era quello che mi serviva per prendere il coraggio necessario per dartene. Non ti sarebbe successo niente, piccola. Potevi fidarti di me ora che avevi ripreso a farlo.
La danza del delirio la conduci tu. Io sto solo imparando a non pestarti i piedi.
Siamo a fine settembre. Il tempo non passa mai e nello stesso tempo vola. Le giornate sono frenate dalla fatica della nostra separazione ma, a guardarle dopo, si deve fare i conti su quanto tempo non abbiamo passato insieme.
La vittima che diventa carnefice, la comparsa che diventa protagonista, la bambolina che diventa barracuda!
Se tutto va in fretta, sarò una saetta.
Pazza. Irrimediabilmente pazza. Persa e fottuta oltre l'orlo sdrucito del panico. Anni luce dalle geometrie spigolose della prudenza. La sedia e la frusta a dire ai fantasmi su che sgabello saltare.