Elena: mi sorprende che tu non mi odi per questo. Meredith: come potrei? Ti conosco e conosco stefan... so che nn siete cattivi. Ma stranamene non guardò Damon...
Stefan: collaborerò con lui, ma non intendo fidarmi di Damon; non posso lo conosco troppo bene. Elena: a volte mi chiedo se qualcuno lo conosca almeno un po'.
Stefan era pallido, gli occhi verdi ardevano minacciosi e pieni di rabbia ma c'era in lui una sorta di dignità, di purezza, somigliava a un angelo severo scolpito nel duro marmo.
Katherine gli restituì il sorriso, affascinata. "Saremo così felici insieme. Quando saranno morti, ti lascerò andare. Non volevo farti del male, davvero. Ero soltanto arrabbiata." Allungò una mano delicata e gli accarezzò la guancia "scusa" "Katherine" disse. Stava ancora sorridendo. "Sì" si chinò più vicino. "Katherine..." "Sì, Damon?" "Va all'inferno."
Elena sentì le labbra di stefan toccare le sue. E... fu tutto semplicissimo. Tutte le domande ricevettero risposta, tutte le paure trovarono pace, tutti i dubbi svanirono. Ciò che provava non era semplicemente passione, ma una tenerezza dolente ee un amore così forte che la scuotevano dentro. Sarebbe stato spaventoso nella sua intensità, se non fosse che quando era con lui non poteva avere paura di niente. Era tornata a casa.