Scritta da: Edoardo Grimoldi
Per aspera ad astra.
Attraverso le asperità, alle stelle.
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Per aspera ad astra.
Attraverso le asperità, alle stelle.
Quello che tu chiami schiavo pensa che è nato come te, gode dello stesso cielo, respira la stessa aria, vive e muore, come viviamo e moriamo noi. Puoi vederlo libero cittadino ed egli può vederti schiavo.
Non vi è vento favorevole per il marinaio che ignora la rotta.
Ora, se tu chiedessi ad un ottantenne: "Quanti anni hai?", lui subito ti risponderebbe: ottanta!
Ma se tu insistessi, o fanciullo, e gli chiedessi di togliere dai suoi anni il tempo trascorso a compiacere amici e parenti, ad obbedire ai capi, a lavorare, a far denaro, a studiare, ad odiare e ad amare, e gli dicessi: quanto è il tempo rimasto per te?
Ebbene quel vecchio si ccorgerebbe di avere più o meno l'età di un lattante!
Che breve non è la vita, ma quella che viviamo!
Perché piangere su alcuni aspetti della vita quando tutta la vita ci induce a piangere?
Non abbiamo poco tempo, ma ne abbiamo perduto molto.Commenta
L'impedimento principale al nostro sviluppo è che ci sentiamo troppo presto e facilmente contenti di noi.
Nessuno può durar a lungo a portare una maschera.
Non dobbiamo cercare di vivere a lungo, ma di vivere abbastanza; vivere a lungo dipende dal destino, dalla nostra anima vivere quanto basta.
L'amore è un'amicizia impazzita.