Non lasciare che il rimandare a domani ti inganni con l'idea di un futuro perfetto. Un'esasperata rincorsa della perfezione può consumarti e renderti inconcludente.
Composta venerdì 20 novembre 2015
Non lasciare che il rimandare a domani ti inganni con l'idea di un futuro perfetto. Un'esasperata rincorsa della perfezione può consumarti e renderti inconcludente.
Non so se sia possibile abbandonarsi totalmente a un sogno d'amore. Ma forse, finché si penserà all'amore, anche come a una forza traditrice, come al coraggio ripagato con il dolore, come alla rinuncia del proprio benessere, non esisterà mai vittoria che permetterà d'amare anche le debolezze e di fecondare l'aridità.
Arriva sempre il momento in cui la sincerità sorpassa con un grande slancio le bugie che disseminano equivoci per offenderla.
Nelle avversità si può imparare a rinascere. Esse ci spingono a rimettere in discussione ogni esperienza, smuovendo il nostro vivere, sostituendo con nuovi significati le idee più care, alle quali c'eravamo aggrappati.
L'intensità emozionale è il miele dell'anima. Chi si impone di non assaporarla, è perduto.
Dove incalzano i silenzi personali, dimora la contemplazione. Là dove cade ogni velo d'imbarazzo, si intravedono sguardi che si adagiano nell'intimità, per completarsi con la propria natura.
Tenaci e singolari modi d'intendersi debuttano tra l'amore e l'emotività. In quella dimensione di autenticità, le anime iniziano a spogliarsi, per poi sentirsi, per poi rivestirsi di nuove consapevolezze, tra le quali quella di non essere più opache.
Chi tesse un abito d'amore per la sua anima, non può non abbattere ogni barriera.
La saggezza si nutre di lunghi sentieri. Lentamente li percorre, senza adeguarsi ai concetti del tempo, con la perseveranza di accogliere ogni esperienza e la premura di custodirne ogni piccolo insegnamento.
L'istinto scruta da vicino i nostri interessi. Ci asseconda a non raccogliere attimi di vita, asserviti ai giudizi della ragione.