L'uomo: la sola creatura che che provi vergogna del proprio essere. Essere animale. Altro. Superiore. Capace di uccidere a sangue freddo. E per questo tra tutti gli animali il solo a meritare l'ignominioso marchio. Bestia.
Quando sentii il suo pianto, lacrime di gioia scivolarono lente dai miei occhi bagnati. Quando la vidi, essere minuscolo, così indifeso, appoggiare il capo sul seno di mia moglie, si schiusero le porte dell'infinito. Mia figlia. Un corpicino inerme, nient'altro che un gracile folletto colmo di desiderio. Era Amore infuso in me. Quel giorno, provai l'ebbrezza dell'eternità.
Se ti amo? Gioisce il vento nello scompigliare chiome di dolci fanciulle? Si commuove il cielo davanti ai baci di due innamorati? Sì. E così io. Ti amo.
Come gocce di rugiada trattenute dal freddo di un mattino d'autunno, come sorrisi dipinti da pittori scomparsi, come specchi smeraldo del mio animo in fiamme.
Tenue fuggevolezza di un'alba. Fuoco appassionato di un tramonto.