in Frasi & Aforismi (Libri)
Parlava in continuazione e quando non aveva più nulla da dire, canticchiava. Non ho incontrato nessuno che avesse così tanta paura del silenzio.
dal libro "Quello che non ci siamo detti" di Marc Levy
Parlava in continuazione e quando non aveva più nulla da dire, canticchiava. Non ho incontrato nessuno che avesse così tanta paura del silenzio.
Amare non significa rinunciare alla propria libertà, significa darle un senso...Commenta
Ho sempre amato Antonio di vero amore, ma non ho vissuto questo amore. Perché ho avuto paura, paura di tuo padre, paura di fargli male, paura di distruggere ciò che avevo costruito, paura di confessare a me stessa che mi ero sbagliata. Ho avuto paura di infrangere l'equilibrio che si era stabilito, paura di ricominciare, paura che qualcosa non funzionasse, paura che tutto questo non fosse che un sogno. Non saperlo vivere lo ha trasformato in un incubo. Pensavo a lui giorno e notte, e mi proibivo di farlo. Quando tuo padre è morto, ho continuato ad avere paura, paura di tradire, paura per te. È stata tutta un immensa menzogna. Antonio mi ha amato come ogni donna desidera essere amata, almeno una volta nella sua vita. E io non ho saputo ricambiare il suo amore per una vigliaccheria inaudita. Trovavo scusanti alle mie debolezze, mi compiacevo in questo melodramma da quattro soldi e non capivo che la mia vita fuggiva veloce mentre io mi tenevo da parte.
Le rughe della vecchiaia formano le più belle scritture della vita, quelle sulle quali i bambini imparano a leggere i loro sogni.
È quando si dà quel poco che si ha che si dona veramente.
Se alla fine di tutto, saremo ancora capaci di amare, allora avremo vinto davvero.
Quello che sto per dire non è facile da capire, ed è impossibile da ammettere, ma se vuole ascoltare la nostra storia, se vuole avere fiducia in me, allora forse mi crederà, ed è molto importante, perché lei, senza saperlo. È la sola persona al mondo con la quale possa condividere questo segreto.
Riconoscere la felicità quando è ai tuoi piedi, avere il coraggio e la determinazione di abbassarsi per prenderla fra le braccia e custodirla. Questa è l'intelligenza del cuore. L'intelligenza senza cuore non è altro che logica e non è un gran che.
Se vuoi capire che cos'è un anno di vita, chiedilo a uno studente che è appena stato bocciato all'esame di fine anno. Un mese di vita: parlane ad una madre che ha partorito un bimbo prematuro che aspetta che esca dall'incubatrice per stringerlo tra le braccia sano e salvo. Una settimana: chiedilo ad un uomo che lavora in fabbrica, o in miniera per nutrire la sua famiglia. Un giorno: domandalo a due innamorati persi che aspettano di vedersi. Un'ora: chiedilo a una persona che soffre di claustrofobia, bloccata in un ascensore. Un secondo: osserva l'espressione di un uomo che è appena scampata ad un incidente d'auto e un millesimo di secondo: chiedilo all'atleta che alle olimpiadi ha vinto la medaglia di argento e non quella d'oro per la quale si era allenato tutta la vita.
... Così si chiude la storia, sui tuoi sorrisi e il tempo di un assenza. Sento ancora le tue dita sul piano della mia infanzia. Ti ho cercata dappertutto, anche all'estero. Ti ho trovata; ovunque tu fossi, mi addormentavo nel tuo sguardo. La tua carne era la mia carne. Con le nostre metà, avevamo inventato promesse; insieme, eravamo i nostri domani. Ora so che i sogni più folli si scrivono con l'inchiostro del cuore. Ho vissuto laddove i ricordi si formano a due, al riparo dagli sguardi, nel segreto di una sola fiducia dove tu ancora regni. Mi hai dato ciò che non immaginavo, un tempo dove ogni secondo di te conterà nella mia vita più di ogni altro secondo. Io ero di tutti i villaggi, tu hai inventato un mondo. Te ne ricorderai, un giorno?