Se la chiamo risponde, se pronuncio il suo nome mi guarda come per dirmi "hai bisogno di me"? È la mia gatta, con quel muso fatto di mille colori, non è bella, per gli altri. Forse è per questo che in quel negozio, dentro la cesta dei meticci, era rimasta solo lei. È stata una fortuna che altri non l'hanno scelta. Ora è mia e non la cambierei nemmeno col più bello dei gatti.
Diceva di amarmi e io gli credevo, me lo diceva sempre, dopo ogni lite, e io perdonavo. Le sue mani non conoscono carezze. Devo lasciarlo, devo scappare, gridare, non so, ma devo qualcosa. O sarà lui a fare "l'ultima cosa" contro di me... e non potrò più raccontarlo a nessuno. Devo salvarmi, io voglio vivere.