Scritta da: Marhiel Mellis
Nei silenzi della solitudine i pensieri si pongono domande rispondendosi spesso a seconda dell'umore paziente o infelice del cuore.
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Nei silenzi della solitudine i pensieri si pongono domande rispondendosi spesso a seconda dell'umore paziente o infelice del cuore.
Appena ci si innamora perdutamente è più facile confondere qualsiasi difetto ambiguo, proprio o altrui, agli sbalzi dell'umore soprattutto della gelosia.
Quando ti dico ti amo e tu mi ripeti ti amo non c'è ragione al mondo che mi tenga indifferente e lontana dalle tue labbra... e ti bacio per racchiudere nel tuo sapore l'amore.
Il silenzio... rumore di mute parole... pensieri stretti nella mente in un'altalena di sorrisi e malinconia. Il silenzio come onda pacata che attraversa l'anima adagiando il tempo a mutevoli sogni o come impeto devastante di solitudine, marea travolgente che ode solo se stessa.
Il tempo e il destino scendono volentieri a patti di stretta collaborazione rendendo il corso della vita a volte felice ma più facilmente infelice.
Solo perché è stato amore sempre appare malinconico il suo sfumare d'intensità... e solo l'idea d'aver sprecato sincere emozioni indolenzisce il cuore.
Il bacio, scintille multicolori su labbra che non avvertono mai sazietà d'amore.
L'amore, costruzione di attimi che suggellano eventi di tenerezza... e quando senti indebolire nel tempo il dolce sentimento, lo ricerchi in sguardi d'innamorati per ricordare la tua prima emozione.
L'amore, magica altalena di sensazioni per lasciare oscillare il cuore
in altitudini o abissi d'emozione.
Il sesso è istinto che in ogni caso ha bisogno d'amore per essere atto sensibile e condiviso.