Scritta da: Mattea
in Frasi & Aforismi (Amore)
[...] e rimani così, spettatore di una vita che non è la tua. Rinchiuso, in una vita che non è la tua.
dal libro "Una lettera per te" di Mattea David
[...] e rimani così, spettatore di una vita che non è la tua. Rinchiuso, in una vita che non è la tua.
Ti capiterà di vederti il mondo crollare addosso. Penserai di non avere più niente. Crederai che tutto sia finito. Lo so come ci si sente, è come se qualcosa si rompesse dentro, come se ci fosse un buco dentro di noi dal quale tutte le emozioni riescono ad uscire. Lo so come ci si sente.
Voglio solo dirti che non devi mollare. Nulla finisce per davvero. Devi capire che il mondo va avanti, devi capire che attorno a te tutto vive.
Ci sarà sempre qualcuno ad attenderti. Anche quando ti mancheranno le forze, anche quando lottare ti sembrerà inutile, ricorda che ci sarà sempre qualcuno ad aspettarti.
Nulla finisce mai per davvero, e il dolore fa parte di noi come la gioia. Non puoi vivere uno senza aver provato l'altro.
Non dimenticarti mai, mai, che anche se dentro di te tutto è fermo, fuori il mondo vive come prima. E non dimenticare mai, mai, che ci sarà sempre qualcuno ad attenderti. Sempre. Se ti fermi tu si ferma anche lui.
Non fermarti mai... se non vuoi distruggere chi ti aspetta. Il mondo fuori vive, devi solo imparare ad ascoltarlo, per non morire.
Non togliermi l'aria adesso che ho imparato a respirare.
Se ci sarai tu al mio fianco, non avrò paura di lottare.
Non sono mai stato capace di parlare. Almeno, non per le cose importanti. Perché a parlare sono buoni tutti, ma non sempre si parla per dire qualcosa. Non sempre si comunica.
Non sono mai stato capace di parlare. Almeno, non per le cose importanti. Perché a parlare sono buoni tutti, ma non sempre si parla per dire qualcosa. Non sempre si comunica. Ed io non sono bravo a comunicare. Non ci riesco, a voce. Per questo ti scrivo, per questo ti ho sempre scritto. Perché non so parlare. Forse non sono capace, non è cosa per me. Non so usare la voce. Credo basti un gesto per esprimere quello che a voce non riusciresti a dimostrare. Ti abbraccio, detto, è diverso da un vero abbraccio. Il contatto fisico è diverso. Leggere le parole, poi, è ancora diverso.
Puoi dare l'interpretazione che vuoi tu, leggerle con la voce che vuoi tu, soffermarti su una frase, tornare indietro e ricominciare. Quando parli è diverso, se perdi il filo non lo recuperi più, non puoi fermare tutto per chiedere di tornare indietro, quando le parole sono spontanee. Hai perso un suono, hai perso una poesia. Se invece scrivi, se invece leggi, hai tutto lì e niente ti può scappare via, niente può sfuggirti perché è tra le tue mani. E se scrivi, non sei frenato dall'espressione sul volto di chi ti ascolta. È diverso, è molto meglio. Non ho mai saputo parlare, non ci riesco. Per questo ti scrivo, per questo ti ho sempre scritto.
-a cosa pensi?
-a te.
-e cosa pensi, di me?
-Penso tu sia bellissima.
-Solo bellissima?
-Molto di più.
-Quanto di più? Voglio sapere quando valgo per te.
-Non si può esprimere a parole. Prendi tutte le parole del mondo e capirai che non è ancora abbastanza. Prendi tutta la terra e capirai che ancora non è abbastanza. Prendi tutto e aggiungiti. Sei molto più di tutto. Molto di più.