Gli occhi di Irial si richiusero, il petto parve non muoversi più. Niall si avvicinò, vi posò una mano sopra. "Irial!" "Presente." Non aprì gli occhi, ma accennò un sorriso. "Sei un bastardo." Sussurrò Niall [...] "Anche tu, Gancanagh" mormorò il vecchio Re del Buio.
"Dai, salta in piedi, piccola" le disse Iral quasi ridendo. "Sto bene qui" rispose lei guardando l'orologio e poi il suo re "e non è l'ora di alzarsi! Mi sono appena addormentata." "Puoi fermarti a dormire nella mia stanza ancora per un po'." Disse Iral. Niall le porse la mano: persino infuriato era un gentiluomo. A malincuore la ragazza accettò la sua mano e si alzò. Vedendola vestita, il re delle tenebre fu colto da un'evidente confusione. Ani si avvicinò e gli sussurrò all'orecchio: "Credimi, ci ho provato, ma non c'è stato verso..."
Ordine e Discordia lo avevano creato come quando si scolpisce la pietra, e da allora non avevano mai più lavorato insieme. [...] Insieme, avevano fatto di lui un essere di estrema crudeltà e bellezza. E poi avevano lottato per tenerlo al proprio fianco.
"Avete la mia fiducia" disse a Niall e ai segugi. "Ne sono, se siamo, onorati" rispose Niall e si chinò su di lui per dirgli con un filo di voce "ma resistere alle tentazioni non è il punto di forza del Re del Buio." E con un sorriso malevolo si voltò e sferrò un pugno a Keenar con tanta violenza da fargli sbattere la testa contro il muro con un tonfo sordo. [...] Le danzatrici dell'abisso fremevano. E Niall si leccò le nocche insanguinate. "Accordo concluso. Nessuno aveva detto che il sangue da versare dovesse essere tuo, Seth."