Io credo nella teoria dell'unico proiettile. Ci si può innamorare molte volte, ma c'è un unico proiettile con inciso un nome. E se sei abbastanza fortunato da venire colpito da quell'unico proiettile, puoi star certo che la ferita non guarirà più. Chissà, forse Roy Lindell aveva il nome di Martha Gessler inciso sul suo proiettile. Sul mio c'era quello di Eleanor Wish. Mi aveva colpito e tanto bastava. C'erano state altre donne, prima e dopo, ma la ferita che lei aveva prodotto non si era rimarginata. Sanguinava ancora e io sapevo che non avrebbe mai smesso. Era così che andava. Nel cuore le cose non finiscono mai.
È una fortuna che nessuno possa conoscere i nostri pensieri più segreti, altrimenti verremmo visti come gli scaltri e ingordi bastardi che in effetti siamo.
Bosch si diresse verso la porta della banca. L'aveva appena aperta quando Lindell si avvicinò alle sue spalle. "Ma perché ha messo tutto nella cassetta della ragazza?" Aveva ancora in mano la scheda e la fissava come se di colpo potesse rispondere alle sue domande. "Non saprei, ma ho un'idea." "Quale, Bosch?" "Era innamorato di lei." "Lui? Di una ragazza così?" "Non si può mai dire. La gente si ammazza a vicenda per ogni genere di motivi. Immagino che possa anche innamorarsi per ogni genere di motivi. L'amore devi saperlo cogliere quando arriva, non importa se è una ragazza come quella o... un'altra." Lindell annuì e Bosch uscì.
Io penso una cosa, figliolo. La persona giusta s'incontra una volta sola nella vita. Quando la trovi, tienila stretta. E non importa cosa ha fatto in passato. L'unica cosa che conta è di non perderla.