È la sottomissione. L'idea sconvolgente e semplice, mai espressa prima di allora, che il culmine della felicità umana consista nella sottomissione più assoluta.
Eppure la visione del mondo più comunemente adottata in un dato periodo dai componenti di una società è determinante tanto per l'economia quanto per la politica e per il costume di quella società.
La gioia è un'emozione intensa e profonda, un sentimento di pienezza esaltante avvertito dall'intera coscienza; è prossima all'ebbrezza, al rapimento, all'estasi.