Scritta da: Mikela Tomà
Mi devo dare un'altra possibilità per essere felice, devo smetterla di sbattere la porta in faccia alle occasioni che la vita mi presenta.
Composta venerdì 2 ottobre 2015
Mi devo dare un'altra possibilità per essere felice, devo smetterla di sbattere la porta in faccia alle occasioni che la vita mi presenta.
La cosa giusta è sempre quella che alla fine ti fa stare bene, anche se per gli altri può sembrare quella sbagliata.
Non è che non ho più sogni, è solo che ho smesso di inseguirli.
Tutti vogliono farsi ricordare spesso dimenticandosi che per ricordare bisogna viversi.
Ho pagato caro la mia mia libertà e non ho mai chiesto sconti.
Incominci a credere che la vita sia solo un vicolo senza uscita, dove ti ritrovi senza sapere come, non sai se hai sbagliato strada o se la strada era proprio quella. A quel punto ti devi decidere, se andare avanti cercando una via d'uscita o tornare indietro e ripartire.
È selvaggio il mio pensiero, non può essere domato né fermato, va dove vuole e si ferma solo da lui, lui che ha domato il mio essere, incatenato la mia anima e preso il mio cuore.
Sembra così lontana l'estate, i costumi hanno fatto spazio ai maglioni e l'autunno stende il tappeto all'inverno, che arriverà come sempre con il suo vento freddo e con la calda malinconia di quei giorni di sole.
Guardavo il mio viso e vedevo la mia storia, capitoli di vita, a volte urlata e a volte taciuta. Lacrime soffocate dall'apparire forte, felicità pagata cara e sofferenza gratuita. Mi guardavo e vedevo me, una donna con i segni della vita incisi e nessun cosmetico li potrà mai cancellare.
Dicono che vogliono guardarti dentro l'anima, ma chissà perché vogliono entrare sempre dalla porta che c'è in mezzo alle gambe.