Scritta da: Monica Cannatella
Da oggi cambiano le regole, il mio modo di fare, di rispettare, di amare, di agire, da oggi cambia tutto, sai perché?
Perché sono stanca!
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Da oggi cambiano le regole, il mio modo di fare, di rispettare, di amare, di agire, da oggi cambia tutto, sai perché?
Perché sono stanca!
Io sono la principessa matta che manca nelle favole, quella che pianterebbe in asso il principe azzurro per lo sguattero del castello, quella che invece di andare al ballo con le sorellastre, peraltro molto antipatiche, preferisce sporcarsi il vestito con la sabbia passeggiando lungo la riva del mare che tanto ama, quella che agli inchini preferisce le linguacce, quella principessa matta che non smetterà mai di cercare un folle che la ami semplicemente per quel che è non per quel che ha.
Non fidarti mai delle persone e delle loro belle parole, le persone feriscono, deludono, tradiscono, ti usano, si prendono gioco di te e alla fine vanno via lasciandoti sola con i tuoi mille perché.
Le persone non capiranno mai fino in fondo quanto veramente ti ho amato, e se ancora oggi ti dedico frasi, se ancora oggi dico che mi manchi e che con te è andato via un pezzo del mio cuore, è perché la tua assenza brucia ancora. Brucia da star male, da non riuscire a smettere di pensarti. Brucia da arrivare a pensare che vivere sia quasi inutile.
A chi regalerò i miei giorni quando non ci sarai più? A che mi serviranno il tempo e le promesse, il mare, le tempeste il cielo ed il suo blu. Se non ascolterai con me l'alba e le sue poesie, gli oceani, le idee, l'amore scritto mai. Che ne sarà di me, di te, di noi. Del bacio che mi hai dato, del sogno mai sognato, del silenzioso addio che non ti ho dato mai.
Quando non si hanno delle buone ragioni si inventano delle ottime scuse!
I miei occhi li ho coperti spesso per non lasciare che qualcuno ci leggesse dentro le mie emozioni. Li ho fatti sorridere, ma erano sorrisi finti. Li ho chiusi spesso, per non far scivolare giù le lacrime per qualcuno che non le meritava. Con gli occhi ho detto addii fasulli. Ed è sempre con questi occhi che ho urlato un "non ti amo" non vero. Ed è da allora che si sono spenti, da quando tu non ci abiti più.
Tu, con lo sguardo perso chissà dove, prigioniero di una realtà che non ti vuole. Con sogni e desideri uguali ai nostri, rinchiusi in dei pensieri non esposti. Figlio di un futuro che non sa l'amaro senso della libertà. L'ignoranza urla e non capisce, il male che ti fa e come ti ferisce. Ma il tuo amore in fondo è uguale al nostro e non importa se ha lo stesso sesso.
Che la tua fragilità di adesso, possa trasformarsi nella tua forza di domani.
Mi piace pensare che tutto quello che mi viene tolto, sia di gioie che di salute, sia per ogni volta che ho esclamato: se potessi, darei la mia vita.