Sono scesa nella tua tomba perseguitata dalla follia, rincorso la mia anima nelle tue grida disarmanti e risalito la vita fingendomi mascherata. Un pensiero per una strada appuntita libera il mio corpo: le assenze e possono essere gusci di sale, i silenzi tuoni nel cielo sereno. Non si cammina mai senza la certezza che gli spiriti possano sussurrarsi parole e dormire accanto come giovani amanti.
Composta domenica 26 giugno 2016