Scritta da: as1305
in Frasi & Aforismi (Libri)
... Perché l'amore di chi non amiamo si deposita sulla superficie e da lì evapora in fretta...
dal libro "La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano
... Perché l'amore di chi non amiamo si deposita sulla superficie e da lì evapora in fretta...
Aveva imparato a rispettare il baratro che lui aveva scavato tutto intorno a se... anni prima aveva provato a saltarlo quel baratro e ci era cascato dentro... ora si accontentava di sedersi sul ciglio con le gambe a penzoloni nel vuoto!
C'era qualcosa, che le faceva venire voglia di avvicinarsi, di sollevargli il mento e di dirgli guardami, sono qui.
Parlavano poco, ma trascorrevano il tempo insieme, ognuno concentrato sulla propria voragine, con l'altro che lo teneva stretto e in salvo, senza bisogno di tante parole.
Nell'ultimo anno, da quando aveva rotto con Martin, aveva cominciato a percepire l'estraneità di quel posto, a soffrire del gelo che seccava la pelle e che non mollava mai veramente, neanche d'estate. Eppure non sapeva decidersi a lasciarlo. Ormai dipendeva da quel luogo, ci si era attaccata con l'ostinazione con cui ci si attacca soltanto alle cose che fanno male.
Non aveva scelto lui fra tutti quanti. La verità è che non aveva pensato a nessun altro.
A ripensarci adesso si sentiva stupido, come ci si sente stupidi a pensare a tutto il tempo che sprechiamo desiderando essere altrove.
Sentiva il bisogno di abbandonare il proprio peso sul corpo di qualcun altro, come se il contenuto della testa fosse improvvisamente diventato insostenibile per le sue gambe da sole.
Perché aveva paura ad ammetterlo, ma quando era con lei sembrava che valesse la pena di fare tutte le cose normali che le persone normali fanno.
Sapeva che tutta la violenza era racchiusa nella precisione di un dettaglio.