Io vivo di ciò che gli altri ignorano di me.
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Io vivo di ciò che gli altri ignorano di me.
L'omerico Ulisse: come lui, mi ero rifugiato in una (provvisoria) sicurezza, potendo dire di essere Nessuno.
A volte, troppo solo, persi il buonumore e i colori sbiadirono: pallore e uniformità, sempre presenti nei percorsi in discesa.
Il mito di Narciso: come se non fosse proprio la lunga e attenta contemplazione della propria immagine allo specchio a darci la forza e la schiettezza per osservare a lungo gli altri.
L'elemento del ridicolo nella sessualità: utilizzare una tecnica.
De-pensarsi... finché non vi sia più nulla di sé e tutto si perda nel vento e nel sole, nulla, tranne un piccolo punto di dolore.
Pian piano il silenzio esterno della sera si tramuta nell'interiore calore del corpo.
Tanto estraneo può diventare solo ciò che si ama alla follia.
Non c'è bisogno di mandare a memoria le frasi: esse anzi possono essere tranquillamente dimenticate, il bello è che ciò nonostante rimangono in testa.
Mai cercare paragoni! Essi vengono vissuti.