Scritta da: Ferdinando Garzillo
La televisione è un medium di massa, e come tale non può che mercificarci e alienarci.
Composta martedì 24 ottobre 2017
La televisione è un medium di massa, e come tale non può che mercificarci e alienarci.
Io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia, lo so! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù.
È dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza.
Il mondo è dei bravi ma i coglioni se lo godono.
Per essere poeti bisogna avere molto tempo.
La vera morte sta nel non essere più compresi.
Non posso tener conto della minor preparazione o capacità a comprendere quello che una proiezione vuol dire, da parte dell'uomo medio, perché in tal caso compirei un'immoralità nei confronti della libertà espressiva, non solo nei miei confronti ma anche nei confronti dello spettatore.
Basta ai giovani contestatori staccarsi dalla cultura, ed eccoli optare per l'azione e l'utilitarismo, rassegnarsi alla situazione in cui il sistema si ingegna ad integrarli. Questa è la radice del problema: usano contro il neocapitalismo armi che in realtà portano il suo marchio di fabbrica, e sono quindi destinate soltanto a rafforzare il suo dominio. Essi credono di spezzare il cerchio, e invece non fanno altro che rinsaldarlo.
Qual è la vera vittoria? Quella che fa battere le mani o quella che fa battere i cuori?