Sono abbastanza sicuro [...] che la guerra contro l'omofobia si vinca solo con il porta a porta, con il passaparola, con la raccolta differenziata (delle persone). Una conquista metro per metro, centimetro per centimetro, tutti i giorni tutte le ore tutti i minuti. In metropolitana due sconosciuti, magari senza cattiveria (questo "senza cattiveria" ha fatto migliaia di morti, soprattutto tra le ragazze e i ragazzi, e non è un modo di dire, un paradosso, un'iperbole, purtroppo), due sconosciuti dicono qualcosa di omofobo? Gentilmente li si interrompe e si chiede conto. Scusa, cosa hai detto? Perché? Fammi capire. E così sempre, pronti a rompere il cazzo ogni volta, al vicino di casa, al compagno di banco (scuola e chiesa), al vicino di buca al golf. E pronti a spiegare quelle quattro cose in croce. Con calma, con precisione, con decisione. Questo, alla lunga, sì, mi sembra potrebbe funzionare.
Commenta