Scritta da: Francesca Berretta
in Frasi & Aforismi (Vita)
Ma la notte la festa è finita, evviva la vita.
Composta domenica 3 aprile 2011
Ma la notte la festa è finita, evviva la vita.
È la mia guerra e io ci sto.
Tu somigli all'acquario comunale
l'acqua torbida per scimmiottare il mare.
A te che sogni una stella ed un veliero
che ti portino su isole dal cielo più vero
a te che non sopporti la pazienza
o abbandonarti alla più sfrenata continenza.
A te che hai progettato un antifurto sicuro
a te che lotti sempre contro il muro
e quando la tua mente prende il volo
t'accorgi che sei rimasto solo.
A te che ascolti il mio disco forse sorridendo
giuro che la stessa rabbia sto vivendo
siamo nella stessa barca, io e te.
Rare tracce di peccato, di servizie e di ricchezze
rare tracce di tenerezze, in un mondo che si nasconde
nella propria incolumità.
Perché facendo l'amore puoi stare anche giù
perché facendo l'amore, su e giù
sei sempre su!
E sono ormai convinto da molte lune
dell'inutilità irreversibile del tempo
mi sveglio alle 9 e 6, decisamente tu.
E non si ha il tempo di vedere la mamma e si è già nati
e i minuti rincorrersi senza convivenza, mi sveglio alle 9 e 6
decisamente tu!
C'è qualcuno che vuole mettermi il bavaglio! Io non li temo.
Non ci riusciranno, sento che, in futuro le mie canzoni
saranno cantate dalle prossime generazioni. Che, grazie
alla comunicazione di massa capiranno che cosa voglio dire
questa sera. Capiranno e apriranno gli occhi, anziché averli pieni di sale.
Ad esempio, a me piace la strada col verde bruciato magari sul tardi. Macchie più scure senza rugiada
coi fichi d'india e le spine dei cardi.
Ad esempio a me piace vedere, la Donna nel nero nel lutto di sempre sulla sua soglia tutte le sere che aspetta il marito che torna dai campi. Ma come fare non lo so, si, devo dirlo ma a chi... semmai qualcuno capirà, sarà senz'altro un altro come me.
Se quest'estate andremo al mare
solo soldi e tanto amore
e vivremmo nel terrore
che ci rubino l'argenteria
è più prosa che poesia.