è una fredda sera di Febbraio, e il mio giardino profuma di mimose. Alcune luci filtrano dalla finestra della mia stanza, ed io mi sento sola e triste come la piccola fiammiferaia di Andersen, ma senza i fiammiferi che fanno sognare. Io non posso più sognare, non posso più permettermelo. Perché con i sogni si può solo inventare. Inventare quello che si vuole. Con i sogni ci si può persino trasformare nella Walkiria dalla voce conturbante che ha fatto innamorare di sé l'uomo che in questo momento martella nella mia mente e che il mio cuore vuole dimenticare. Sai Giulietta, sono una stupida, devo smettere di pensare a un uomo che non appartiene a me. Per lui ho provato sensazioni sconosciute, dolcissime, anche se solo con la fantasia. Io voglio amare, ma voglio essere amata. Voglio anch'io perdermi tra le braccia di un uomo, e vivere con lui in quell'affascinante mondo dell'amore, tenendo sempre ben stretta fra le mani la bussola che riporterà me e il mio amore nel mondo presente.
Amor mio, è bellissimo svegliarmi all'alba, e vedere come i primi raggi di sole, filtrano dalla nostra finestra illuminando il tuo dolce viso, intiepidendo le tue labbra da baciare.