La fiducia è un filo molto sottile, può diventare forte e reggere molti colpi ma può spezzarsi all'improvviso e farti cadere giù, così in fondo da non riuscire più a credere a nessuno.
I buoni propositi non servono a molto quando il bene ed il male vivono nella stessa persona. Quando tutto ciò che hai sempre desiderato ti si presenta nel momento più difficile della tua vita. Quando sai che la felicità esiste perché l'hai guardata direttamente negli occhi e ti ha investito come un uragano portandosi via tutto. Quando hai capito che tutto questo ti faceva paura, ed era già troppo tardi per tirarti indietro.
Certe passioni ti mettono con le spalle al muro. Ciò che vuoi e ciò che è giusto non conta più, non ti chiedono il permesso. Si impossessano di tutto ed avanzano con tutte le pretese di questo mondo.
La fiducia è un filo troppo sottile per reggere il peso delle bugie.
Non è giusto dare amore a chi non sa ricambiarlo. Puoi inventarti di tutto ma riceverai in cambio sempre la parola sbagliata. Certe cose, se ci sono, devono essere spontanee, altrimenti è meglio lasciar perdere e cercare di dimenticare.
Non basta desiderarsi, bisogna scegliersi nelle reciproche differenze, superare i limiti, scendere a compromessi, qualcuno dice "adeguarsi all'altro". Lì iniziano le difficoltà, le domande ed i malumori. Si scoprono i sentimenti ed iniziano le paure.
L'amore è quando gli altri non li vedi neppure, perché hai nel cuore e nella mente un viso soltanto. Quando non è così, non è amore, per forza si tratta di altro, non ce ne sono di scuse.
Il vero problema non è quando ti manca una persona, ma accorgersi che si sta male comunque, con lei o senza di lei.
Per me, la sincerità, è alla base di ogni tipo di rapporto. Questo, mi fa ritrovare spesso da sola, mi ha fatto diventare più selettiva e più esigente. Alla fine, non so dirvi se è un bene o un male tutto questo, quello di cui sono assolutamente certa è che non potrei mai essere diversa da come sono.
La malattia più diffusa è l'invidia, secondo me. Ormai, è diventata cronica, si diffonde peggio dei virus influenzali e si maschera meglio dei costumi usati per Carnevale, solo che, ogni tanto, riaffiora, e cogli una sfumatura, una parola, un segnale inequivocabile, te la senti addosso, viscida e pesante, come le persone che la provano.