Scritta da: Staff PensieriParole
Non devi perdere la voglia di curiosità, non devi perdere la voglia di fare il tuo lavoro con lo stesso entusiasmo di quando avevi vent'anni.
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Non devi perdere la voglia di curiosità, non devi perdere la voglia di fare il tuo lavoro con lo stesso entusiasmo di quando avevi vent'anni.
Per essere dei buoni direttori bisogna iniziare con piccoli giornali, molto modesti, perché non è facile dirigerli.
Ognuno deve fare quello che si sente se non fa del male agli altri.
A Napoli passavo ogni giorno sotto la sede del Mattino e vedevo i giornalisti seduti al bar che parlavano tra loro, si arrabbiavano. Invece quando andavo a trovare mia zia che lavorava in Provincia c'era un silenzio mortale.
Sono credente ma non quanto la gente pensa, non sono praticante. È successo che una notte Padre Pio mi è apparso ed era incavolato nero perché non lo mettevo sul giornale; io nel sogno gli rispondevo: "Non ti metto perché non fai vendere".
E lui: "Tu mettimi e vediamo". La mattina dopo ero talmente turbato che feci riaprire il giornale per inserire qualcosa sul santo e misi pure lo strillo in copertina. Nei giorni successivi il distributore mi disse che il giornale era andato a ruba per Padre Pio.
Dopo la laurea in Scienze politiche mio padre mi obbligò a fare un concorso per un posto fisso in Fiat. Mi impegnai al massimo per essere bocciato, invece mi presero. Ma alla fine convinsi i miei a lasciarmi partire per Londra: volevo imparare l'inglese. Iniziai come sciacquapiatti e finii capocameriere. La mancia più ambita, mezza corona, me la lasciò una ragazza italiana che studiava a Cambridge. Quella moneta la conservo ancora e lei è diventata mia moglie.
In terza liceo fu il mio dramma, io che amavo tanto fare il giornalista fui bocciato in italiano. Ho avuto due bocciature in italiano: una al liceo e una all'esame di giornalista. Però sono lezioni che ti servono.
Mio papà è stato molto assente, con la mamma avevo un rapporto molto forte: non ci ha fatto mancare nulla, anche se erano tempi difficili per tutti.
Mio padre voleva che mi occupassi di prodotti chimici, io odiavo solo l'odore dei saponi che faceva.
Noi da ragazzini, a 6-7 anni, giravamo per strada. Mi chiamavano lo scugnizzo.