Il tempo non esiste, è solo una dimensione dell'anima ("distensio animi"). Il passato non esiste in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto deve ancora essere, e il presente è solo un istante inesistente di separazione tra passato e futuro.
Noli foras ire, in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas. Non uscire fuori, rientra in te stesso: nell'interiorità dell'uomo abita la verità.
Sei è un numero perfetto di per sé, e non perché Dio ha creato il mondo in sei giorni; piuttosto è vero il contrario. Dio ha creato il mondo in sei giorni perché questo numero è perfetto, e rimarrebbe perfetto anche se l'opera dei sei giorni non fosse esistita.
Tardi Ti amai, o bellezza tanto antica e così nuova, tardi io Ti amai. Ed ecco che Tu eri dentro ed io fuori e lì Ti cercavo, gettandomi, brutto, su queste cose belle fatte da Te. Tu eri con me, ma io non ero con Te: mi tenevano lontano le creature, che, se non fossero in Te, non sarebbero. Tu mi hai chiamato, hai gridato, hai vinta la mia sordità. Tu hai balenato, hai sfolgorato, hai dissipata la mia cecità. Tu hai sparso il tuo profumo, io l'ho respirato e ora anelo a Te. Ti ho gustato e ora ho fame e sete. Mi hai toccato e ardo dal desiderio della tua pace.
Che cos'è il tempo? Che cosa è dunque il tempo? Se nessuno me ne chiede, lo so bene: ma se volessi darne spiegazione a chi me ne chiede, non lo so: così, in buona fede, posso dire di sapere che se nulla passasse, non vi sarebbe il tempo passato, e se nulla sopraggiungesse, non vi sarebbe il tempo futuro, e se nulla fosse, non vi sarebbe il tempo presente. Ma in quanto ai due tempi passato e futuro, in qual modo essi sono, quando il passato, da una parte, più non è, e il futuro, dall'altra, ancora non è? In quanto poi al presente, se sempre fosse presente, e non trascorresse nel passato, non più sarebbe tempo, ma sarebbe, anzi, eternità. Se, per conseguenza, il presente per essere tempo, in tanto vi riesce, in quanto trascorre nel passato, in qual modo possiamo dire che esso sia, se per esso la vera causa di essere è solo in quanto più non sarà, tanto che, in realtà, una sola vera ragione vi è per dire che il tempo è, se non in quanto tende a non essere? [...].