Avere il coraggio di amare senza limiti, fino infondo senza porsi domande e farsi colpe per il troppo o troppo poco amore dato. Viverlo e basta con intensità finché i sospiri sono condivisi. Respirare l'uno dell'altro fino a togliersi il respiro e respirare più forte il noi. Viverlo finché è amore. Trovare poi il coraggio di dirsi addio quando muore l'amore dentro di noi è l'unico modo per renderlo amore.
Quando ci innamoriamo a 15 anni a 18 o 20 investiamo l'eternità, poi scopriamo che l'eternità è solo parte del nostro desiderio e si affaccia una realtà diversa e conosciamo la parola fine.
Quando ci innamoriamo e in questo amore investiamo sogni progetti speranze, ci è difficile accettare la fine e a volte vogliamo continuare ad investire piuttosto che voltare pagina e iniziare daccapo con un nuovo sogno magari più fruttuoso. Tutto questo per non rendere ridicolo il passato o per non ammettere la fine di "un grande amore" e non sentirsi sconfitti.
Io credo che esistano delle cose che sappiamo "giuste". Anche se non sono così giuste per il nostro "io" perché fanno un male terribile. Scelte che "dovremmo" prendere coscientemente perché sono la "cosa giusta". Un dono che abbiamo il "dovere" di fare se non per noi per gli altri. A me è capitato, non è stato indolore ma è stato "giusto". Se anche scende qualche lacrima amara cerco di consolarmi pensando che "doveva" andare così.
Io credo nell'amore, in quello scritto a caratteri cubitali, quello indelebile al tempo. Ti prende dentro, ti toglie il respiro ed è in grado di renderti così leggera da farti volare fra le stelle.