Scritta da: Stella Carmi
E pensare che sono proprio i momenti felici quelli che fanno più male quando arriva il momento in cui si trasformano in ricordi di ciò o di chi non c'è più.
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E pensare che sono proprio i momenti felici quelli che fanno più male quando arriva il momento in cui si trasformano in ricordi di ciò o di chi non c'è più.
Non c'è un perché alla morte, non c'è un perché alle ingiustizie o alla cattiveria, non c'è un motivo per cui alcuni hanno tanto e non se ne accorgono nemmeno, mentre altri invece soffrono solamente. È così e basta. Prima lo accettiamo, prima smettiamo di perderci in inutili invidie e gelosie, solo tempo ed energie sprecate.
Diglielo al mare quanto sarebbe insipido da solo, senza il cielo che lo sovrasta, lo colora e gli dona immensità, senza il sole che lo tinteggia di oro e rame, senza i venti che lo animano e lo striano di bianco. Possiamo essere grandi e possenti quanto vogliamo, ma senza le sfumature che solo gli altri possono darci, saremmo solo acqua insapore, incolore.
Senza offesa, ma oggi come oggi i livelli di ansia e stress sono così alti, che non ci si può fidare neanche della propria mente, figuriamoci degli altri.
Gocce salate indesiderate fermate al loro sgorgare: contengono tutto quello che non riesco a dire e non voglio rammentare. Gli occhi infuocati bruciano sotto le palpebre ballerine, un tremore che non si vuol fermare.
Perché poi tutta questa necessità di paragonarci continuamente agli altri? Sembra quasi che troviamo necessario nutrirci dell'infelicità, o viceversa dei successi, altrui. Dovremmo imparare ad essere felici per ciò che abbiamo ed a non misurare continuamente il nostro valore in base ad un metro che non ci appartiene.
Potranno dirmi che non ci sei più, che non mi parlerai e mi guarderai più, ma il tuo viso e la tua voce sono sempre vivi dentro di me. Passano i mesi e gli anni, ma ciò non cambia, io non ti dimentico.
Dobbiamo difendere i bambini. Loro non conoscono ancora il mondo, non sanno cosa c'è al di là della loro infanzia, la loro famiglia, i loro amichetti e noi dobbiamo fare in modo che tutto ciò di cui si preoccupino sia solo e unicamente questo. Fomentiamo i lori sogni, raccontiamo loro della magia, di babbo Natale e delle favole, devono stupirsi, devono viaggiare sulle ali dell'immaginazione e fantasticare su un futuro da supereroi. Il velo che nasconde ai loro occhi la verità prima o poi si lacererà comunque, perché avere fretta?
Il silenzio non pesa se a condividerlo sono due anime affini. Non c'è imbarazzo dei cuori quando si sta bene con qualcuno, chiacchierando o no non fa differenza. L'imbarazzo nasce solo tra estranei.
Ad una scelta sbagliata non si può porre rimedio. Punto. Inutile continuare ad arrovellarci ed auto-flagellarci, colpevolizzandoci e accusandoci ogni giorno. Non serve a niente, se non a demolire del tutto la nostra autostima ed a sbarrare le porte del domani.