L'amore non era una prelibatezza servita su un piatto d'argento nell'ardore di una serata di gala. Doveva essere un sentimento più profondo, che esigeva elasticità, onestà, altruismo e rischio.
Mi concentrai sulla bocca di Monsieur le C., sul suo vezzo di incresparla deliziosamente quando suonava un allegro. Che mani abili e leggere, sembravano uccelli! E il pizzicato! Le corde del mio cuore vibravano. Creare suoni così celestiali, stati d'animo così intensi, possedere il potere di innalzare lo spirito, c'era da stupirsi se aveva scatenato la mia passione? Col cuore in tumulto, la medesima condizione in cui ti trovi tu adesso, mi domandai se non stesse per sbocciare l'amore. Non sapevo come riconoscerlo. Faceva palpitare di emozione oppure donava una profonda calma interiore? La seconda ipotesi mi pareva stantia come un formaggio troppo stagionato. Preferivo l'immagine di ali palpitanti e, durante Mozart la mia mente inseguì un incatevole volo di uccelli. (da "La ragazza in blu")
Quando, dove o a causa di quale cataclisma gli uomini e le donne smarriscono quell'esuberante libertà dell'animo propria dell'infanzia? (da "La ragazza in blu")