Se si ripresenta il vento con le sue paure, non mi svegliare; lasciami continuare a credere di aver capito il senso di tutto quanto di aver trovato finalmente quell'equilibrio che stavo cercando.
Litigate e frasi sconnesse. Ma siamo ancora qui a comprenderci, con la faccia di chi sa che è stata la rabbia a parlare, di chi ha ancora tanto da dare. E non ci vergogniamo ad ammettere che a star lontani comincia a mancarci il respiro.
Sei molto più bella se i complimenti non li cerchi. Se ti lasci guardare spontaneamente e non ti imponi agli occhi degli altri. Evitando di chiederlo, sottraendoti a quel costante bisogno di essere notata. Sei più bella se canti e balli per spiccare il volo, non per far sì che il vestito si alzi un po' di più.
Ho imparato a fregarmene dei pareri di troppo, quelli da parte di chi pensa di sapere tutto. Perché adoro le ore passate insieme a chi neanche sa cosa voglia dire spettegolare, sminuire. Felici con poco, sdraiati tra l'erba alta di un prato fuori città.
La notte si costruiscono sogni. Si canta alla luna si scrivono poesie. Si sciolgono i nodi si svelano segreti. La notte si fa l'amore, la notte non è fatta per dormire.
Gli sbagli ci rendono interessanti. Soprattutto se siamo stati in grado di venirne fuori; a testa alta, con passo deciso. Anche dopo aver sofferto, averci creduto.