La mia vita è una realtà che non mi appartiene è una musica che non so ascoltare, una musica che non so ballare è una parola che non so pronunciare, un pensiero che non so esprimere è un'impegno che non so mantenere... la mia vita è un qualcosa che non so amare.
Se potessi essere una foglia mi farei portar via dal vento, su una nuvola scarlatta, farei a gara con le farfalle e mi lascerei cadere sugli immensi prati della vita, per portare i miei sogni e le mie parole nei cuori di chi sa ascoltare. Vorrei essere una foglia per poter volare nei sogni di tutti, carpirne le meraviglie e inebriarmi dell'odore che emanano. Vorrei essere una foglia, che invecchiata dal tempo, non è mai stanca di volare.
Cosa c'è di male nel voler essere felice? Spiegatemelo perché non riesco a capirlo. E ogni volta che ci provo mi ritrovo in un cesso a vomitare sangue, mentre la mia testa prende a vorticare in un baratro senza fine. Di colpo mi ritrovo il cuore invecchiato, pieno di piaghe e contusioni, mentre quella bambina cerca di non essere soppressa, cerca di non naufragare in quel lago di dolore... Ma io ormai già non ci sono più...
Sta succedendo, sto impazzendo. Ci sono momenti in cui nn sono più in me... i mostri mi divorano... Fantasmi vagano indisturbati nella mia mente. Mi demoliscono, depredano la mia lucidità... comincia il via vai insostenibile di allucinazioni, di visioni orride che mi strappano il cuore. Tremo su questo letto. Comincio ad urlare... sto impazzendo.
Ho il timore che un giorno mi accontenterò di stare con qualcuno che non amo. Che mi accontenterò di un abbraccio che non saprà riscaldarmi, di un bacio che non saprà riempirmi il cuore di dolcezza, di amore. Mi accontenterò di un corpo che non amerò per ogni suo difetto. Mi accontenterò di un'anima, un'anima normale... che mi regalerà amore ma la quale non sarà mai abbastanza forte da far accendere il mio universo. Mi accontenterò e resterò così, per sempre spenta... incapace di amare.
Ho voglia semplicemente di piangere lacrime calde, lacrime acide che consumano gli occhi. Un perché non c'è. Ma forse vorrei solo provare a scacciare da me tutto questo vuoto. Perché tutto questo nulla che si sta radicando in me fa male... mi fa sentire spenta.