Scritta da: Stefano Gandolfi
in Frasi & Aforismi (Destino)
Fermezza di fronte al destino, grazia nella sofferenza, non vuol dire semplicemente subire: è un'azione attiva, un trionfo positivo.
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Fermezza di fronte al destino, grazia nella sofferenza, non vuol dire semplicemente subire: è un'azione attiva, un trionfo positivo.
Le opinioni non possono sopravvivere se uno non ha occasione di combattere per esse.
Le osservazioni e gli incontri di chi va attorno in silente solitudine sono al tempo stesso più sfumati e netti di quelli dell'uomo socievole, i suoi pensieri sono più giovani, più bizzarri, e mai esenti da un'ombra di tristezza. Impressioni e immagini, che si potrebbero facilmente scrollar via con un'occhiata, un sorriso, uno scambio di opinioni, lo preoccupavano oltre ogni misura, s'approfondiscono nel silenzio, diventano importanti, si trasformano in avventura, episodio, sentimento. La solitudine fa maturare l'originalità, la bellezza strana e inquietante, la poesia. Ma genera anche il contrasto, lo sproporzionato, l'assurdo e l'illecito.
Con meraviglia Aschenbach vide che il ragazzo era di una bellezza perfetta.
Le felicità non sta nell'essere amati: questa è soltanto una soddisfazione di vanità mista a disgusto. La felicità sta nell'amare.
Lo scrittore è un uomo che più di chiunque altro ha difficoltà a scrivere.
Dove ci sono io, c'è la cultura tedesca.