Un abbandono non richiede necessariamente un saluto, una fine dichiarata, un momento consapevole, un "addio" detto prima di voltarsi, uno sguardo che si sofferma su ciò che non sarà più, esitando tra malinconici nodi... No. Un abbandono può già essere adesso, silenzioso, mentre - ignari - stiamo l'uno accanto all'altra, vicini... ma con le Anime distanti come due universi invisibili.
Il Dolore può svuotare e riempire allo stesso tempo, strappa e abbandona, si incrosta addosso e spinge i suoi chiodi nella carne, nell'Anima; il Dolore è spine che attanagliano il cuore, vetri appuntiti, taglienti, che trafiggono ferocemente e lacerano; il Dolore è un urlo sommesso, è lacrime che ingoiano il tempo...
La realtà era lì davanti a me sin dall'inizio... ma parlava sottovoce, affinché io potessi ingannarmi e non crederle. Senza saperlo - lei ed io - avevamo tacitamente stretto un patto di grottesca complicità.
Quando mi trovo dinanzi la tua immensità, abbasso tutte le mie difese, senza deciderlo, senza accorgermene. E rimani dentro me, rimane l'odore, rimane la Vita delle tue mani, l'Universo del tuo abbraccio, rimane la tua Essenza, così assoluta così intensa e colorata, rimane la pelle. Rimani tu. Sei con me, anche adesso.
Forse, allontanando gli altri, vuoi proteggere te stesso dall'abbandono... ma ricorda che, anche se alcuni andranno via dalla tua vita, qualcuno probabilmente non vorrà mai lasciarti.
Alla fine, con te ho deciso di osare, di essere sincera e vera fino in fondo. Perché è così che è partita la nostra Amicizia, no? Raccontandoci... rivelando, ciascuno, il proprio universo interiore e tutto ciò senza averlo deciso, ma piuttosto con estrema naturalezza, come seguendo un istinto innato.
È incredibile come a volte due Esistenze, lontane fino ad un istante prima, si fondano e si mescolino così profondamente... Mentre altre restano a gravitare l'una intorno all'altra per non so quanto tempo, come satelliti non riescono a toccarsi, a sfiorarsi, nonostante siano vicinissime.
Non si è mai immuni da un ricordo. Mai al sicuro, mai abbastanza lontani. I ricordi a volte dormono a lungo, ingannano la nostra memoria, e ci sorprendono con le loro incursioni inaspettate, inimmaginate. Mi sentivo invincibile, finalmente; al riparo da quei tumulti ciclopici e dirompenti. E tutto ad un tratto, mi ritrovo travolta da un ricordo! Improvviso, inatteso, ha schiantato tutta l'energia dell'onda del tempo su di me, travolgendo respiro, pelle, illusioni, certezze. Mi ha sorpreso alle spalle, mi ha ingoiato. Dove sono, adesso? Forse nel suo ventre, forse nella tela folle della mia mente, che aggrovigliata si contorce in atroci spasmi emotivi! E i pensieri sono caleidoscopi indistinti, che velocissimi proiettano sensazioni ancora troppo vive per poterle sconfiggere, pulsanti in tutto il loro crudele esistere ancora. Lacrime! Lacrime gridano in questa ribelle sconfitta. Il respiro abbandona le mie ali lacere.