Non disperatevi, non rattristatevi e non spegnete mai quel fuoco. Se inaspettatamente un sorriso, se un viso da sogno. Di un piccolo giovane con i modi da uomo. Più di tanti uomini. Se un bacio sulla fronte, sulla spalla, sulla guancia, talmente diverso da tanti altri. Passionale ma non volgare, adulto ma sbarazzino, sfrontato ma pudico. Se e solo se, ma tanto che importanza ha, è stato comunque, è comunque successo. Non disperatevi, e non rattristatevi, e non spegnete mai quel fuoco.
Sguardi d'intesa. Sorrisi distratti. Conoscenze superficiali. Occhi. Bocche. Mani. Ore. Minuti. Secondi. Ciao. Arrivederci. O forse no. E poi tutto daccapo. Sguardi d'intesa. Sorrisi distratti. Conoscenze superficiali. Occhi. Bocche. Mani. Ore. Minuti. Secondi. Ciao. Arrivederci. O forse no. Così all'infinito. Ma l'anima no, quella è roba per pochi. Quella è roba tua.
A chi soffre per amore e ancora non se ne fa una ragione. Ai vostri vuoti, alle vostre ossessioni. Alle lacrime, piene, profonde, senza fine. A chi in cambio delle proprie debolezze ha ricevuto solo delusioni. A chi continua a farsi del male, senza vederlo, volerlo, capirlo. Alla me stessa tradita, ferita, sprecata, violata. Potrei essere una persona di sicuro più serena, ma mai felice da far schifo, mai piacevolmente incasinata, mai perdutamente viva. Quindi credete. Credeteci ancora.
Era estate. Io guardavo un concerto di Amy, lui era di là, faceva l'uomo di casa in cucina. Mi aveva suonato alcune delle sue canzoni, e io pensavo che non potesse accadere proprio a me, certe cose le avevo viste solo nei miei sogni più intimi. Poi gli avevo regalato quel libro con la mia dedica, e avevamo fatto l'amore. Niente di eccezionale stava accadendo. Eppure tutto. Dentro di me. Perché se hai un uomo nella stanza accanto, se hai quello, null'altro di eccezionale ti può servire.
Tenerezza. Ecco che si cerca a volte, semplicemente tenerezza. Sapeva bene cosa fosse la passione, ma con la tenerezza aveva meno dimestichezza. Era abituata a quel desiderio fugace, molto meno a due mani che non si spingevano oltre. Proprio per questo ne conosceva il valore. Di sguardi languidi e di mani lunghe ne è pieno il mondo, e tutti più o meno, e più o meno bene, riuscivano in questo. Ma ogni sguardo come un altro, ogni mano come un'altra. Ma nella tenerezza? Chi riusciva nella tenerezza?