Mi diceva: "Ti porterò sempre nel mio cuore"... Non sono diventata medico perché, durante l'esame di anatomia, sostenevo che il cuore umano è composto da cinque cavità: due ventricoli, due atri ed una prigione.
Nel cuore umano c'è una produzione perpetua di passioni, sentimenti, desideri, gioie, tristezze, paure... Spesso le une si uniscono alle altre, altrettanto spesso si contraddicono, si travestono. A volte giocano a nascondiglio con il cuore stesso; ma non c'è travestimento capace di mascherare per molto tempo l'amore dov'è, né fingerlo dove non esiste più o non c'è mai stato.
Quando la mattina ti svegli ed ancora ad occhi chiusi ripensi ai tuoi sogni: non credere che essi sono solo il frutto della tua fantasia e come tali scompariranno nel vento. Pensa piuttosto che i tuoi sogni possono diventare una miracolosa, magica realtà dovuta alla volontà del tuo essere.
Ogni attimo della nostra vita è unico, irripetibile, magico. Noi possiamo guardare il cielo stellato ogni notte e mai quello che vedremo sarà uguale alla volta scorsa. Il volo del gabbiano sull'onda marina, il canto sireneo del mare che si frange sugli scogli, la carezza del vento sulle labbra inaridite... mai si ripeteranno nella stessa sequenza. Viviamo i nostri attimi.
Quando il tuo privato cielo si copre di minacciose nubi di rabbia e disperazione, quando il grigiore di noia ed indifferenza sconvolge l'azzurro dell'amore e di speranza... sorridi con le labbra, con gli occhi, con il cuore... e vedrai che presto il tuo sole risplenderà, le nubi si disciolgono e la tua mente si tingerà d'azzurro.
Nel caso che un'affilata lama d'indifferenza, ordinaria cattiveria o mal d'amore trapassasse la tua anima, non gemere: osserva la sua fattezza, specchiati nella sua lucentezza, ammira la fine cesellatura della sua impugnatura... Chiudi gli occhi e domandati per quale motivo è stato tanto facile penetrare nel tuo essere... Ecco la via che conduce all'invulnerabilità.
Gocce di pioggia bagnano il mio universo. Lacrime d'acqua dolce nutrono la natura arsa, prosciugata da raggi solari. La mia pelle respira l'umido insieme con i fiori assetati e, come loro, si protende verso il cielo nell'attesa d'abbraccio solare. Perché la mia pelle sa che le nuvole grigie nulla possono contro la corsa del carro del sole e già si tinge d'azzurro.