Scritta da: Vincenzo Sansone
Non è ora che dovete essere tristi. Siatelo quando sarete felici e penserete a quanto tempo avete passato a non esserlo.
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Non è ora che dovete essere tristi. Siatelo quando sarete felici e penserete a quanto tempo avete passato a non esserlo.
Non mi guardare, non mi dire nulla, non mi parlare, non mi baciare. Stringimi e lasciati andare.
Un giorno ho imparato a parlare. Un giorno ho imparato a camminare. Un giorno ho imparato a studiare. Un giorno ho imparato a soffrire. Un giorno ho incontrato te e non c'era più nulla da imparare. Solo vivere.
Fa delle tue lacrime inchiostro sulla mia pelle e lascia che, come un fiume, scorra su di me il tuo racconto.
Abbiate il coraggio di essere fragili. È l'unico modo che ha la vita di rendervi forti.
La mia fragilità è tutta la mia forza.
Inseguire i propri sogni è come rincorrere l'orizzonte del mare. Raggiungerlo è impossibile, ma esserci dentro è la conquista più grande.
Guardati e non piangere. Non rendere ruggine le tue lacrime. Non dar loro la forza di scavare su di te segni indelebili del loro passaggio. In alto lo sguardo. La pioggia scende. Lava via la sofferenza dal tuo cuore ancora scoperto.
Ascoltare il proprio cuore è la facile perseveranza di una falsa speranza.
Le azioni umane compiute nell'ardore dell'istinto profondo non ci rendono stupidi, ma solo vivi.