Scritta da: Christabella del Mar
Leggere, come io l'intendo, vuol dire profondamente pensare.
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Leggere, come io l'intendo, vuol dire profondamente pensare.
Tirannide.
Indistintamente si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzione delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto eluderle, con sicurezza di impunità. E quindi, o questo Infrangi_legge sia ereditario, o sia elettivo, usurpatore, o legittimo; buono o tristo; uno o molti; Ad ogni modo, chiunque ha una forza effettiva che basti a fare ciò, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo che lo sopporta, è schiavo.
Schiavi or siamo, sì; ma schiavi almen frementi.
Io dico e credo, che il libro è e deve essere la quintessenza del suo scrittore e che se non è tale, egli sarà cattivo, debole, volgare, di poca vita e di effetto nessuno.
Non abusare mai del tuo potere.
Far tacere un vecchio è cosa difficile. Far poi tacere un vecchio autore è cosa impossibile.
Volli, sempre volli, fortissimamente volli!
E mi ricordo, tra l'altre, che nella Biblioteca Ambrosiana, datomi in mano dal bibliotecario non so più quale manoscritto autografo del Petrarca, da vero barbaro Allobrogo, lo buttai là, dicendo che non me n'importava nulla.
Spesso è da forte più che il morire il vivere.
Bisogna veramente che l'uomo muoia perché altri possa appurare, ed ei stesso, il di lui giusto valore.