Scritta da: milanoteca
Non dite mai a certe donne: che cazzo vuoi.
Potrebbe sconvolgervi l'elenco!
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Non dite mai a certe donne: che cazzo vuoi.
Potrebbe sconvolgervi l'elenco!
Lo scudo del pessimismo nasconde spesso il sorriso della speranza.
Ci sono vecchie foto che riguardiamo con gioia, ci sembra di rivivere ogni cosa, osserviamo i nostri volti così "diversi", a volte non esteticamente, ma nella sostanza che solo noi percepiamo, e ci riconosciamo con altre sensazioni, altri gusti. Di alcuni vissuti avvertiamo nuovamente stati d'animo e profumi, ricordiamo ogni particolare, di come stavamo in quel preciso momento, prima dello scatto. Ci sentiamo sia vicini che lontani, in uno strano effetto spazio-tempo. Poi ci sono altre foto, quelle che scorriamo veloci, che vorremmo avere già buttato, che quasi ci infastidiscono, che ci imbarazzano per come eravamo, con le nostre sofferenze e le nostre ingenuità, di cui sentiamo ancora un disagio misto a vergogna, immagini rovinate da quegli attimi che vorremmo dimenticare, da storie che non ci appartengono più, come vecchie fotografie di cui ci è rimasto soltanto il negativo.
Diffido delle menti troppo aperte; alcune sono voragini senza più alcun limite.
E se fossero le scimmie a discendere dagli uomini? Del resto non è detto che un'evoluzione debba essere per forza in meglio. Ammesso che sia meglio essere uomini!
Il cervello dell'italiano medio è paragonabile a un osso: contiene quasi tutto calcio!
Alcune si sentono donne migliori imitando dell'uomo i difetti peggiori.
Ci sono dolori nell'animo così profondi che non contemplano le lacrime.
Le nostre bugie non piacciono a nessuno. Ognuno ama le sue.
La delusione del cuore è una sola. Avere il desiderio naturale di essere unici per qualcuno ed essere consapevoli che, alla fine, non è mai così.