Scritta da: Agostino Mauriello
A volte, la solitudine, la si cerca per dare un diversivo alla realtà quotidiana, per esulare dal caos quotidiano.
Composta martedì 19 agosto 2014
A volte, la solitudine, la si cerca per dare un diversivo alla realtà quotidiana, per esulare dal caos quotidiano.
Penso che l'uomo è un animale sociale, e lo dimostra il fatto che siamo in tanti su questa rete a scambiare pensieri e, dunque, cerchiamo sempre di limitare i momenti di distacco da tutti e di silenzio a quelle fasi della nostra vita in cui dobbiamo fare ordine in noi stessi e ascoltare parti profonde di noi. Molte volte abbiamo bisogno di fermarci a riflettere.
Non calpestare la sensibilità di chi attraversi l'anima, l'una appartiene all'altra.
Alcune persone dovrebbero capire che il mondo è vero che gira, ma non intorno a loro.
L'indifferenza altrui colpisce e ferisce. La solitudine dell'umanità ne è testimonianza triste e persistente.
Si è in buona compagnia se si sta bene con se stessi.
Non si finisce mai di morire e non si inizia mai a vivere se crediamo meno a noi stessi e più agli altri.
Ognuno dovrebbe essere portatore di luce dell'altro, per dileguare il buio.
Ci sono deserti che devono essere necessariamente attraversati a piedi sotto l'ardente sole e le bufere. Quando ne uscirai non sarai più lo stesso di prima.
Non aver paura di fare del bene, chi ne approfitta capirà cosa ha perso. Sarai la speranza di chi invece ti aspettava da tempo.