Ti diranno che "forte è chi piange di nascosto e ride in pubblico". Io affermo che ci vuole più coraggio a piangere in pubblico e ridere da soli, perché nel primo caso si indossa una maschera, nel secondo il proprio volto.
Vi accorgerete di pensare alla gente allorché con i vostri cari vi sentirete sicuri e con gli estranei no.
Mio nonno diceva: "la gente ha paura d'innamorarsi troppo, perché quando una cosa ti rende felice, se poi finisce, finisci un po' anche tu".
Accusa un magnate di ignoranza, sarai licenziato all'istante. Accusa un nullatenente di essere ignorante, ti ascolterà 100 volte tanto.
Ciò che è facile, non semplice, balza subito agli occhi e alla mente, illudendo di risolvere ogni cosa. Ma è nell'impervietà che si nasconde la soluzione ultima.
Piangere non indica che sei debole. Sin da quando sei nato, è sempre stato un segno che sei vivo.
Impara a lasciar andare tutto ciò che non puoi trattenere, tutto ciò che non puoi cambiare.
Distruggere è diventato più facile che custodire, brutta cosa.
Non sono gli anni a formare una persona, ma quello che fa.
L'educazione è un patrimonio culturale che non passerà mai di moda. Siamo solo rimasti a corto di persone capaci di tramandarla.