Scritta da: Marco Di Paola
Filosofo e poeta è chi rende sublime ciò che per tutti gli altri è normale.
Composta domenica 5 agosto 2012
Filosofo e poeta è chi rende sublime ciò che per tutti gli altri è normale.
Siamo tutti elementi sistemici di un sistema sistematico!
Pazzia, rima con isteria, non è altro che una malattia, di chi pensa con troppa frenesia, a come fuggire via, da questo mondo di follia, ma tutto ciò è mera filosofia.
Due metà se hanno affinità prima o poi si riuniscono a formare quel "tutt'uno"
La vita è una grande rivoluzione mentre la morte, un grande tabù.
Non vi è la fine di qualcosa senza l'inizio di un'altra ed è veramente importante, fra le due, viverne bene l'istante di continuità. Così la vita.
Influire nel creare ciò che circonda, da questo il tuo grado di libertà.
Cosa si può fare quando a bloccare la tua felicità è la felicità stessa?
Non sei d'accordo anche tu - dissi - che gli uomini rinunciano ai beni involontariamente, volontariamente ai mali? E non è forse un male illudersi intorno alla verità, un bene, invece, essere in possesso del vero? E possedere il vero non ti sembra che consista nel pensare ciò che veramente è?
Se il difensore pensa a diventare felice in modo da non poter essere più un difensore, se non si accontenta di questa vita così equilibrata e sicura, ottima come noi diciamo, se si lascia prendere da una stolta e puerile opinione sulla felicità, che lo spinga, in virtù del suo potere, a volere tutto ciò che v'è nello Stato, riterrà veramente saggio Esiodo, quando affermava che la metà è in certo modo più dell'intero.