Scritta da: Francesca Zangrandi
in Frasi & Aforismi (Filosofia)
Sentimi!
Ti prego ascolta.
Composta giovedì 18 agosto 2011
Sentimi!
Ti prego ascolta.
Perché mi prendi in giro?
Per quale motivo credi di non poter essere te stessa?
Che cazzo te ne fotte se non ti sentono?
Se non puoi essere aiutata da nessuno?
Grido!
Rido!
Non ho bisogno di nessuno.
Non ti capisci perché guardi da uno spioncino lontano.
Vorrei il vuoto.
La solita storia.
Non sto male lo giuro!
Però a volte capita di non voler più capire e voler solo urlare.
Voler solo sentire se altri gridano insieme a te.
Perché cerco questo contatto?
Vivo per sentire la gente.
Amo sentire le persone.
Eppure questo contatto lo cerco sempre io.
Vivo sentendo senza essere sentita.
Cosa credi?
Perché pretendi ti sentano.
Tu racconti chi sei!
Io racconto chi sono...
Cadere è brusco, se non si ha voglia di rialzarsi è distruttivo, se ci si trova meglio cosi qualcosa non andava già prima.
Il tempo è un fiume, che trascina via i ricordi leggeri, ma non ha la forza di spostare quelli pesanti. È giudice del futile e dell'importante.
Tutto sommato vanno valutate le giornate buone... e si và avanti, certo qualche ripensamento c'è sempre.
Non serve guardare il cielo per vedere una stella cadere...
basta che guardi in strada ogni giorno... tu
esprimi un desiderio!
La verginità... è.
Oggi c'è il sesso libero... ma io credo che sia molto poco libero... e più un "gioco"...
e poi una mattina ti svegli senza quella innocenza che avevi...
persa in qualche posto... portata via... così...
la prima volta è per una Donna una cosa molto intima e personale...
... succede che si sbaglia... che si perde... e poi ti penti... ma...
ricorda: che la prima volta non è quando perdi la verginità ma quando farai l'amore con chi ami.
Dicono che le donne vogliono un uomo che le faccia ridere... ma chissà perché poi finiscono sempre per passare un quarto di vita con uno che le fa piangere un quarto con uno con i soldi... e poi passano una vita a chiedersi perché non hanno scelto chi le faceva ridere. I rimpianti.
Sò come ci si sente... ad avere la maturità di un 60 enne e le paure di un adolescente... forse è da li che nasce l'arte... da quella continua sofferenza che ti prende e non ti lascia mai... dei giorni di meno dei giorni di più ma... lei è sempre li.
Libero...
libero di essere, libero di esistere!
Senza dover dire "si signore"... "agli ordini"
libero di non doverti giustificare per ciò che dici, per ciò che fai
se non davanti a te stesso
libero... ma nel rispetto dell'altro
la così detta utopica anarchia...
quella vera!
Non quella del distruggere e fare il cazzo che ti pare che va di moda oggi
o che tanti interpretano come tale!
La libertà non è quella che pensi tu...
essere libero fisicamente non è esserlo mentalmente!
Quanti credono di essere liberi di scegliere e non lo sono per...
il giudizio!... (rigorosamente degli altri)
la libertà' va conquistata... e poi mantenuta! Anche con la sofferenza...
forse soprattutto con la sofferenza
quella che ti distrugge dentro... ti sconvolge... ti rende diverso dalla massa... ti rende libero!
... io personalmente?
Libero di poter star male senza dovermi... vergognare!